Reminiscenze di cattedra e foro by Francesco Carrara

Reminiscenze di cattedra e foro by Francesco Carrara

autore:Francesco, Carrara [Carrara, Francesco]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Diritto, Collezione di testi e di studi
ISBN: 9788815143631
editore: Societa editrice il Mulino Spa
pubblicato: 2009-10-14T22:00:00+00:00


VIII

Sinopsi del conato*

* Discorso del 3 giugno 1878.

Mi adopero a sintetizzare queste mie opinioni, non per imporle ad altri, ma perchè chi voglia farne giudizio possa comprenderle nel loro genuino concetto.

1. Diagnosi materiale

Gli atti esterni coi quali si manifesta la intenzione determinata a commettere un delitto (motus, corporis, erga delictum), si distinguono naturalmente in atti preparatorii, atti esecutivi, ed atti consumativi del delitto.

Il criterio per discernere queste tre serie di momenti bisogna cercarlo nel soggetto del delitto.

1° Sono atti meramente preparatorii quelli che si esauriscono sul soggetto attivo del malefizio sia primario sia secondario, senza spingere l’azione loro sul soggetto passivo sia dello attentato, sia della consumazione.

ESEMPLIFICAZIONI – Il colpevole che voleva uccidere il nemico o rapire la donzella ha messo in moto il proprio corpo (soggetto attivo primario) per gire in traccia della vittima e raggiungerla.

Oppure chi voleva rubare si è provvisto dello scalpello o dei sacchi; chi voleva uccidere si è provvisto dello stile o del veleno (soggetti attivi secondarii) ed ha continuato la opera sua con perseverante proposito attorno a quelli strumenti del divisato malefizio.

2° Sono atti esecutivi quelli che cadono sul soggetto passivo dello attentato senza portare l’azione loro sul soggetto passivo della consumazione. Dicesi soggetto passivo del delitto, in contrapposto del suo soggetto attivo, la cosa o persona sulla quale cade l’azione. Ma questa nozione generica del soggetto passivo del delitto richiama nel tema attuale alla suddistinzione fra soggetto passivo dello attentato, e soggetto passivo della consumazione. Soggetto passivo dello attentato sono tutte quelle cose o persone sulle quali si estrinseca un qualsiasi diritto di terzi, ma non quel diritto la violazione del quale deve formare l’obiettivo del reato quando raggiunga la sua perfezione.

ESEMPLIFICAZIONI – Colui che dirigevasi a rapire la donzella ha infranto l’uscio del domicilio di lei. Poscia introdottosi ha imbavagliato la fantesca perchè non faccia ostacolo al rapimento. Con questi atti egli ha violato un diritto altrui: il diritto della proprietaria con la rottura dell’uscio; il diritto personale della fantesca con la violenza a lei inferita. Da queste violazioni di diritti potrà sorgere la figura di un reato perfetto se si contemplano nella loro specie come reati di per se stanti; e daranno il prodotto del reato perfetto di violazione di domicilio, o di violenza privata.

Ma quando si considerano nel loro rapporto col delitto finale non sono che materiale di conato.

Il conato, finchè rimane in questa periferia, è un conato remoto, perchè non essendo caduto sul soggetto passivo della consumazione, non presenta ancora la aggressione di quel diritto che forma l’obiettivo del delitto principale (delitto di ratto) e che costituisce la sua essenzialità giuridica.

ALTRA ESEMPLIFICAZIONE – Il falsificatore di monete non ha fatto che preparare i punzoni. Se si considerano questi atti rispetto al delitto per se stante di fabbricazione di falsi conii ne costituiscono un conato, perchè cadono sul soggetto passivo; quando non formino il relativo delitto perfetto. Ma se si considerano rispetto al delitto di falso nummario non sono che atti preparatorii perchè cadono sul soggetto attivo di questo reato.



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